La nostra Pisa è una città che da secoli affascina filosofi, poeti, artisti e viaggiatori di tutto il mondo.

Non ha niente a che vedere con le grandi metropoli, è un centro a misura d’uomo che parla di cultura in ogni suo angolo.

Tutti la conoscono, tutti hanno sognato almeno una volta di visitarla e anche chi ha la fortuna di vivere in questa città straordinaria non si abitua e non si stanca mai di tanta bellezza, che nasconde sempre qualche piacevole sorpresa.

Pisa sa trasformarsi in uno scenario suggestivo quando illumina i suoi Lungarni con migliaia di piccoli lumini in occasione della Luminara la sera del 16 giugno, vigilia del patrono San Ranieri.

Oppure può stupire con il suo panorama visto da una nuova prospettiva, dall’alto delle sue Mura aperte a chi vuole provare l’esperienza di passeggiare in quota.

O ancora può far vivere un’atmosfera di altri tempi con il corteo storico di oltre 700 figuranti che sfila prima che Mezzogiorno e Tramontana si affrontino nel Gioco del ponte a fine giugno.

Non c’è niente di scontato e ogni tradizione, ogni meraviglia di Pisa affonda le proprie radici nella storia.

E a proposito di storia e tradizioni pisane, ecco 5 curiosità che chi vive a Pisa DEVE assolutamente conoscere.

 

1.Chi ha ribattezzato Piazza del Duomo con il nome “Piazza dei Miracoli”?

Annoverata fra i Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO dal 1987, la Piazza del Duomo è il centro artistico e turistico più importante di Pisa in cui si trovano il Duomo, il Battistero, il Campo Santo e, ovviamente, la Torre.

È la tappa principale di chiunque decida di visitare la nostra città.

L’origine del nome “Piazza dei Miracoli” è da attribuire a Gabriele D’Annunzio che nel 1910 nel suo romanzo “Forse che sì, forse che no” scrive:

L ’Ardea roteò nel cielo di Cristo, sul prato dei Miracoli.

… dove i Miracoli sono i monumenti spettacolari che sorgono nella piazza. Il “prato dei Miracoli” è diventato poi negli anni il Campo dei Miracoli, quindi la Piazza dei Miracoli.

2. La Torre di Pisa non è l’unica torre pendente della città.

A quanto pare Pisa non è la città della Torre Pendente, ma delle torri pendenti!

Infatti oltre al simbolo della città, ci sono almeno altre due torri inclinate:

  • la torre della Chiesa di San Nicola in via Santa Maria, nel centro storico, che pende di circa 2,5 gradi,
  • la torre della Chiesa di San Michele degli Scalzi sul Viale delle Piagge, che pende di circa 5 gradi.

3.La leggenda delle unghiate del diavolo.

Nella fiancata nord della Cattedrale sono ben visibili tanti forellini in un pezzo di marmo di provenienza romana.

Secondo la leggenda questi piccoli fori sarebbero una traccia delle unghie del diavolo che si arrampicò lungo la fiancata sul tetto della Cattedrale per impedirne la costruzione.

Quando la forza divina lo cacciò, lasciò comunque un sigillo indelebile sulla pietra.

Pare che ogni volta che si prova a contare questi fori si ottenga un numero sempre diverso; ci hai mai provato?

4.Kinzica, eroina tra storia e leggenda.

Kinzica è il personaggio più importante della sfilata storica e della Regata delle antiche Repubbliche Marinare, dove l’eroina pisana viene presentata a cavallo, nel centro del corteo.

Kinzica de’ Sismondi, giovane figlia di una nobile famiglia, secondo la leggenda nel 1004 salvò Pisa dall’invasione dei saraceni.

Era notte quando la ragazza si accorse del feroce attacco alla città da parte di pirati musulmani. Vedendo il nemico che metteva a fuoco l’intero sobborgo a sud del fiume, corse dai Consoli che fecero suonare con forza la campana per richiamare tutti alle armi.

Una versione del racconto vuole che, mentre la città si metteva in armi, i pirati si ritirarono velocemente spaventati dal suono delle campane.

L’altra versione invece dice che i pisani ottennero una schiacciante vittoria e tutti i saraceni furono uccisi.

Secondo gli storici la leggenda ha poco di vero e sarebbe solo un tentativo di nobilitare le origini della città, ma questo ai pisani poco importa: Kinzica resta pur sempre un simbolo.

5.Perché la torre in Piazza dei Cavalieri si chiama Torre della Fame?

La torre medievale che oggi vediamo incorporata nel Palazzo dell’orologio in piazza dei Cavalieri si chiama Torre della Muda, ossia della muta, perché un tempo qui venivano messe le aquile allevate dal comune di Pisa a fare la muta delle penne.

Di solito però l’edificio è conosciuto come Torre della Fame poiché è stato il luogo in cui furono imprigionati e lasciati morire di fame il conte Ugolino della Gherardesca con i suoi figli e nipoti.

Il drammatico episodio è citato da fonti storiche e raccontato anche da Dante nel canto XXXIII dell’Inferno, lo stesso in cui il sommo poeta scaglia la famosa invettiva contro la città, augurandole una distruzione apocalittica. Nei suoi versi Dante spera che le isole di Capraia e Gorgona chiudano la foce dell’Arno facendo inondare la città.

Oggi la torre ospita parte della biblioteca della Scuola Normale Superiore.

Pisa è sicuramente un ottimo contesto in cui vivere e per chi sta cercando casa in questo momento le occasioni non mancano.

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