Dopo la scomparsa di un parente può capitare di ricevere in eredità un immobile.
Non sempre però il bene è utile in quel momento a chi lo riceve, che magari preferisce venderlo al più presto ed entrare in possesso di liquidità immediata da investire in altro modo.
Se stai pensando di vendere una casa ereditata ma ti chiedi quali siano gli adempimenti necessari e le tasse da sostenere per questa operazione, stai leggendo l’articolo giusto.
La dichiarazione di successione.
Il primo atto necessario per poter vendere l’immobile ricevuto in eredità è la dichiarazione di successione, da presentare per via telematica, utilizzando il software presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate entro un anno dalla morte del proprietario.
Questo documento serve per notificare il trasferimento dei beni agli eredi a fini fiscali allo scopo di quantificare l’ammontare delle tasse da pagare sull’eredità ricevuta.
Le imposte catastali e ipotecarie.
Le imposte catastali e ipotecarie devono essere pagate prima di presentare la dichiarazione. L’imposta ipotecaria ha un’aliquota pari al 2% del valore catastale dell’immobile mentre l’imposta catastale pari all’1% del valore catastale.
Nel caso in cui ci siano eredi che beneficiano delle agevolazioni sulla prima casa, si potrà pagare soltanto una quota fissa pari a 200 euro.
Inoltre devono essere versate anche per ciascuna copia:
- un bollo dal valore fisso di 64 euro,
- una tassa ipotecaria dal valore fisso di 35 euro,
- alcuni tributi speciali.
La domanda di voltura catastale.
Entro 30 giorni dalla successione bisogna poi presentare domanda di voltura catastale, pagando un’imposta di bollo (circa 16 euro ogni quattro pagine di domanda) e un tributo speciale (circa 55 euro).
La tassa di successione.
La tassa di successione è un’imposta che gli eredi di beni o diritti reali immobiliari devono pagare.
L’imposta è da versare entro 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso di liquidazione e, se l’importo è superiore a mille euro, può essere pagata anche a rate secondo questa modalità:
- almeno il 20% dell’importo versato entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione,
- il resto può essere versato in 8 rate trimestrali (12, per importi superiori a 20mila euro) applicando gli interessi.
Scaduto il termine vengono applicate sanzioni e interessi di mora.
Le aliquote della tassa di successione variano in base al grado di parentela con il proprietario defunto e la percentuale viene calcolata sempre sul valore catastale:
- per i trasferimenti in favore del coniuge o di parenti in linea retta (figli): l’aliquota è del 4% sul valore complessivo catastale dell’immobile, con una franchigia di 1 milione di euro. Ciò significa che si dovrà pagare l’aliquota assegnata solo sull’importo superiore alla cifra della franchigia; se il valore catastale non supera il milione di euro, non si paga nulla;
- per i trasferimenti in favore di fratelli (e sorelle): l’aliquota è del 6% sul valore catastale ma la franchigia scende a 100 mila euro;
- per i trasferimenti in favore di altri parenti e familiari sino al quarto grado di parentela: l’aliquota è del 6% sul valore catastale puro, quindi senza alcuna franchigia applicata;
- per i trasferimenti in favore di altri soggetti, senza parentela diretta (per esempio i conviventi): 8% sul valore catastale, anche in questo caso senza franchigia;
- per i trasferimenti in favore di eredi disabili la franchigia è pari a 1.500.000 euro.
L’accettazione dell’eredità.
Infine, l’ultimo atto necessario per vendere una casa ereditata è l’accettazione dell’eredità, che può avvenire entro 10 anni dall’avvio della successione e può essere espressa o tacita, a seconda che l’erede firmi un documento in cui accetta quanto ceduto dal parente o non sottoscriva nulla, ma proceda con la compilazione di tutti i documenti elencati.
Sarà poi compito del notaio (anche in sede di rogito) procedere con la trascrizione dell’accettazione, grazie alla quale si determina il passaggio di proprietà e quindi si può procedere alla vendita dell’immobile
Oltre a compiere questi passaggi specifici, ovviamente dovrai raccogliere anche gli altri documenti indispensabili per la compravendita.
Quando si intraprende un’operazione immobiliare è sempre opportuno affidarsi a professionisti del settore, così da evitare eventuali inadempienze e per avere un quadro chiaro del proprio percorso di vendita.