Il Consiglio dei Ministri n. 56 del 23 aprile 2019 ha approvato il Decreto Crescita, che introduce nuove misure per le imprese e contiene importanti novità anche per il settore immobiliare.

La nuova bozza del Decreto recante “Misure urgenti per la crescita economica ed interventi in settori industriali in crisi”,  (c.d. Decreto Crescita) si compone di 48 articoli, suddivisi in 4 capi:

  • MISURE FISCALI PER LA CRESCITA ECONOMICA
  • MISURE PER IL RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI PRIVATI
  • TUTELA DEL MADE IN ITALY
  • ULTERIORI MISURE PER LA CRESCITA.

In realtà il provvedimento era già stato approvato lo scorso 4 aprile con la formula “salvo intese”, ma questa volta le misure sono definitive.

Per quanto riguarda l’ambito immobiliare, ecco i principali cambiamenti.

Il bonus edilizia 2019.

Saranno applicate l’imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione che provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi, entro 10 anni.

In questo caso è permessa anche una variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente.

Sismabonus.

Ad oggi il sismabonus è previsto solo per gli edifici che si trovano in zona 1; col Decreto Crescita potranno usufruire dell’incentivo anche coloro che acquistano un immobile nelle zone di rischio sismico 2 e 3.

Il beneficio consiste nella detrazione fiscale del 75% in caso di miglioramento di una classe della classificazione di rischio e dell’85% in caso di passaggio di due classi per chi compra un immobile in un edificio demolito e ricostruito in una zona a rischio sismico 1, 2 o 3.

Questo provvedimento punta ad incentivare la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e di prevenzione del rischio sismico, ed introduce anche la possibilità di ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante.

Imu.

La deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese (capannoni industriali), attualmente fissata al 40%, sarà potenziata: infatti aumenterà al 50% nel 2019, al 60% nel 2020 e nel 2021, al 70% nel 2022, riducendo così la pressione fiscale.

Fondo prima casa Consap 2019.

Sono stati stanziati 100 milioni di euro per il 2019 per rifinanziare il Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa gestito dalla Consap. Si tratta di uno strumento utile che offre garanzie su mutui ipotecari a:

  • giovani under 35 con contratto di lavoro atipico
  • giovani coppie in cui almeno uno dei membri non abbia superato i 35 anni di età
  • conduttori di case popolari
  • famiglie monogenitoriali con figli minorenni

mettendo quindi in condizione di acquistare casa anche molti che da soli avrebbero difficoltà ad ottenere un mutuo.

Contributi ai comuni.

Sono previsti contributi in favore delle amministrazioni comunali che verranno assegnati nel limite massimo di 500 milioni di euro per l’anno 2019, per la realizzazione di progetti relativi a investimenti in:

  • efficientamento energetico, compresi interventi per l’illuminazione pubblica, per il risparmio energetico negli edifici di proprietà pubblica o destinati all’uso pubblico, nonché per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • sviluppo territoriale sostenibile, compresi interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché progetti in materia di mobilità sostenibile.

Semplificazioni per l’edilizia privata.

In base a quanto stabilito nel Decreto Crescita, almeno per tutto il 2019 e il 2020 ci saranno semplificazioni per l’edilizia privata: sarà introdotta una procedura accelerata per le autorizzazioni della Soprintendenza su lavori di restauro di beni di proprietà privata oggetto di vincoli.

Il termine per il rilascio dell’autorizzazione passa da 120 a 90 giorni, dopodiché scatta il silenzio-assenso: significa che se la Soprintendenza non esprimerà un giudizio in merito ai lavori di edilizia entro 90 giorni dalla richiesta, sarà sottinteso il suo assenso a procedere.

Inoltre ricordiamo che, tra le altre novità per il 2019, con la manovra il governo ha introdotto la cedolare secca per le locazioni di locali commerciali di categoria C1 e relative pertinenze, ma limitatamente ai contratti stipulati nel corso di quest’anno.

Affinché i locatari possano usufruire della cedolare con aliquota al 21%, la superficie dell’immobile locato non deve superare i 600 metri quadri (escluse pertinenze).

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